Terza Età

SOSTEGNO PSICOLOGICO PER ANZIANI


La società di geriatria e gerontologia ha fatto slittare la definizione di “terza età” dai 75 anni in poi. Questo periodo esistenziale non dovrebbe essere vissuto dagli anziani come il tratto finale della propria vita, ma come l’inizio di un nuovo ciclo vitale da attraversare nel migliore dei modi, vestendo nuovi ruoli. La psicologia dell’invecchiamento promuove il benessere mentale, sostenendo l’autostima, l’equilibrio emotivo e la socializzazione. 

Esistono problemi specifici di questa età come l’elaborazione del lutto per la morte di un coniuge, il nuovo assetto quotidiano da pensionato, la paura di malattie invalidanti o della morte; la clinica insegna che caratteristiche antecedenti del carattere si possono irrigidire in vecchiaia, accentuando disturbi d’ansia, dell’umore e del sonno.
Molto spesso il paziente anziano presenta sintomi ansioso-depressivi legati ad una problematica di tipo fisico o alla paura di perdere le proprie facoltà mentali; è importante effettuare una diagnosi differenziale tra depressione o altri disturbi dell’umore e demenza. La psicoterapia supportiva può aiutare l’anziano a gestire i sintomi ansioso-depressivi legati all’età cercando di rafforzare le risorse del paziente e la sua capacità di far fronte ai cambiamenti legati all’età. Il benessere psicologico risulta essere un fattore protettivo per gli anziani sia in relazione alla riduzione di sviluppare Alzheimer e deterioramento cognitivo lieve, sia in relazione  al rischio cardiovascolare evidenziando come comportamenti salutari creano un circolo virtuoso per la salute dell’anziano.

In situazioni di limitazioni motorie è possibile valutare una terapia domiciliare, tenendo presente che in caso di forte depressione può essere utile stimolare il paziente ad uscire. Nei casi di compromissione o di deterioramento delle funzioni cognitive la terapia supportiva, che può includere una riabilitazione psicosociale e neuropsicologica, allevia il paziente dalla sintomatologia e fa leva sulle capacità residue dell’anziano, restituendo significato alla sua vita.